10 ott 2014

Arance: miti e leggende

Dalla dote di Giunone al simbolo della purezza


Nella mitologia greca c'è una storia che dice che la sposa di Giove, Giunone, li portò alcuni alberelli dai frutti d'oro (arance), che per loro erano simbolo di fecondità ed amore. Giove aveva paura che i ladri volessero quel dono prezioso, e chiese di custodiarli in un giardino dalle ninfe Esperidi. Anche, a Ercole in uno delle sue fatiche, esattamente l'undicesima, li hanno chiesto di portare agli uomini questi frutti, sconfiggendo il drago che Giunone aveva messo a guardia del giardino.



A proposito di mitologia, l'arancio, inteso come pianta, è conosciuto anche come melarancio; i suoi fiori sono considerati simbolo di castità e infatti vengono utilizzati come addobbi floreali per i matrimoni per indicare la purezza della sposa.



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"Le arance d'oro", favola di Luigi Capuana

C'era un albero di arance d'oro che era molto importante per il Re, per quello, lui lo metteva a guardia. Un giorno ha trovato addormentato l'uomo che li guardava e ha detto che era arrivato un cardellino che cantava e lo aveva fatto dormire. Il Re ha provato di cambiare di persona per la guardia, ma sempre succedeva lo stesso, alla fine ha deciso di guardarli lui stesso ma il cardellino lo ha fatto dormire anche a lui.

Dopo ha chiesto a tutta la gente di trovare quell cardellino e portarlo a lui, un uomo si è proposto a farlo a scambio della reginotta, ma il Re non voleva farlo. Alla fine ha detto di si ma non lo ha soddisfatto. Cosí ha tradito la sua parola e il contadino ha trovato la forma di darle una lezione.

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