13 ott 2014

Favola popolare napoletana in musica

IV° CantoVulumbrella


Nel giardino del Re c’era un albero di arance. Anella legò l’agnello al tronco, salì sull’albero, e di lassù mangiava le arance e ne gettava anche all’agnello. Presso l’albero di arance c’era un pozzo. Tutt’a un tratto, scende la schiava del Re per attingere l’acqua.
Dall’alto dell’albero si rifletteva nell’acqua del pozzo la bellissima immagine di Anella. Allora, la schiava del Re, che invece era brutta, guardando nel pozzo, credette che l’immagine riflessa fosse la sua, e disse:

- Ah, Il Re dice che io sono brutta!
Invece sono bella, Tuppe tuppe,
Ora gliela rompo, la concherella.

Ad Anella scappò da ridere, e la schiava, alzando lo sguardo, la vide. Subito corre a dirlo al Re:

C’è una giovane sull’albero di arance,
con un agnello legato di sotto !-
-Falla venir qui!- disse il Re


Aniello e Anella
Favola popolare della tradizione campana
Tratta da
 “ Fiabe Campane i novantanove racconti delle dieci notti” di Roberto De Simone- Einaudi Editore
(Traduzione dal napoletano di Roberto De Simone)

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